Patente B con cambio automatico: limitazioni e normativa

2189341 Service Account • 8 maggio 2023
Patente B

Sono molte le persone che vorrebbero prendere la patente B con un’automobile con cambio automatico; tuttavia c’è chi pensa che non sia possibile in Italia o che non ha idea di come si possa procedere per richiedere di effettuare l’esame con questo tipo di autovettura.

Leggi questo articolo se anche tu hai qualche dubbio e vuoi conoscere tutte le limitazioni e le normative in merito.

Differenze con l’esame classico

Se stai pensando di prendere la patente B utilizzando un’automobile con cambio automatico la prima cosa che devi sapere è che, fino al superamento dell’esame di teoria, non c’è alcuna differenza rispetto alla patente conseguita con un’autovettura con cambio manuale.

Le cose cambiano con la fase delle esercitazioni: una volta superato il quiz il candidato ottiene il foglio rosa, necessario per esercitarsi alla guida con a fianco una persona di non oltre 65 anni in possesso di patente (della stessa categoria che si intende conseguire o superiore) da almeno 10 anni) e con l’istruttore autorizzato; con quest’ultimo bisogna eseguire un minimo di 6 ore di esercitazioni alla guida con un’auto munita di doppi comandi .

È in questo momento che l’allievo deve scegliere se presentarsi all’esame di guida con una vettura a cambio manuale o automatico: infatti le lezioni di guida verranno svolte con il tipo di trasmissione scelto . Questo vale sia per chi frequenta l’autoscuola che per i privatisti.

Dove si svolge l’esame

Gli esami per la patente B che si effettuano un’autovettura con cambio automatico si eseguono presso la sede della Motorizzazione Civile (Dipartimento dei Trasporti Terrestri) oppure all’interno di aree indicate precedentemente dall’autoscuola.

La durata minima della prova pratica è di 40 minuti, dei quali almeno 25 su strade pubbliche.

Nel corso dell’esame vengono valutate le capacità del candidato di prepararsi alla guida con regolazione dei comandi, di effettuare le manovre e di condurre il mezzo nel traffico su strade aperte.

Codice 78: quali limitazioni impone alla guida

Se le esercitazioni e la prova pratica si svolgono su automobili con cambio automatico al termine della prova di guida l’esaminatore dovrà apporre sul retro della patente appena conseguita il codice UE armonizzato 78 .

Si tratta di uno dei codici recepiti secondo regolamento comunitario che si riferiscono a determinate limitazioni.

Una circolare del Ministero dei Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) emessa nel 2019, precisamente “Procedure amministrative per il conseguimento della patente di guida della categoria B” , stabilisce che:

“i veicoli di categoria B non devono essere necessariamente dotati di cambio di velocità manuale, fatta salva l’apposizione del codice 78 sulla patente conseguita con veicolo con cambio diverso da quello manuale."

Guida con cambio manuale: si può ugualmente?

Stando a quanto specificato nel comma 7.1 della circolare n. 28819 del ministero dei Trasporti chi consegue l’esame della patente B con autovettura munita di cambio automatico (e dunque chi sulla patente ha il codice UE armonizzato 78) non può guidare veicoli con cambio manuale . Il contrario invece non avviene: la classica patente B consente al suo titolare di guidare autovetture equipaggiate con qualsiasi tipologia di trasmissione.

Patente guida auto con cambio automatico: pro e contro

Chi sceglie di svolgere l’esame di guida per la patente B con una vettura a cambio automatico ha una limitazione importante: quella di non poter guidare, per legge, autovetture dotate di cambio manuale.

Tuttavia la possibilità di aggiornare questa limitazione esiste; è infatti possibile effettuare un ulteriore esame di guida con vettura dotata di cambio manuale , naturalmente pagando le relative lezioni obbligatorie. Il lato positivo è che l’esame di teoria non si deve eseguire un’altra volta , essendo uguale per entrambe le tipologie di vetture.

Tra i vantaggi di cui può godere un automobilista che impara a guidare su una vettura con cambio automatico sono anche da menzionare:


  • semplicità di guida nel traffico e in salita;
  • zero problemi derivanti dalla gestione della frizione (cosa tipica delle auto con cambio manuale);
  • zero rischio di auto che si spegne in avvio da fermo.

Autore: 2189341 Service Account 13 gennaio 2025
La rigenerazione del cambio automatico è un processo complesso che richiede precisione e attenzione ai dettagli. Un aspetto cruciale di questo processo è la scelta dei materiali di ricambio, in particolare quelli di "primo impianto". Ma cosa significa esattamente "primo impianto"? Si tratta di componenti prodotti dai fornitori originali per il costruttore del veicolo, noti anche come parti originali o OEM (Original Equipment Manufacturer). Questi ricambi sono progettati specificamente per adattarsi perfettamente e funzionare in sinergia con tutte le altre parti del veicolo, garantendo così la massima efficienza e affidabilità. Vantaggi dell'Utilizzo di Ricambi OEM Utilizzare ricambi di primo impianto durante la rigenerazione del cambio automatico offre numerosi benefici. Innanzitutto, assicura la compatibilità totale con il sistema di trasmissione, evitando problemi di adattamento che possono insorgere con componenti generici. Le parti OEM mantengono anche gli standard di prestazione originali, contribuendo a conservare le caratteristiche di guida per le quali il veicolo è stato progettato. Questo è particolarmente importante per i cambi automatici, dove la precisione e la sincronizzazione sono fondamentali per garantire cambi marcia fluidi e senza strappi. Inoltre, l'utilizzo di ricambi originali può estendere significativamente la durata del cambio automatico. Poiché questi componenti sono fabbricati secondo le stesse specifiche dei pezzi originali, tendono a resistere meglio all'usura e ai rigori dell'uso quotidiano. Questo non solo riduce la frequenza degli interventi di manutenzione, ma anche i costi complessivi a lungo termine. Rischi dei Ricambi Non-OEM D'altra parte, l'impiego di ricambi non originali o aftermarket può comportare diversi rischi. Tali componenti spesso non rispettano le stesse rigorose specifiche di progettazione e produzione, il che può portare a una riduzione dell'efficienza operativa del cambio automatico. Inoltre, l'incompatibilità può causare un'usura accelerata delle parti, aumentando la probabilità di guasti meccanici e la necessità di riparazioni frequenti. Anche se i ricambi non-OEM possono essere più economici inizialmente, la loro mancanza di qualità e durata può tradursi in costi maggiori nel lungo periodo, sia in termini di riparazioni che di potenziali danni al veicolo. Consigli per la Selezione dei Ricambi Quando si affronta la rigenerazione del cambio automatico, è fondamentale scegliere con cura i ricambi da utilizzare. Optare per materiali di primo impianto è una decisione che può fare la differenza in termini di affidabilità e prestazioni del veicolo. Si consiglia di collaborare con fornitori affidabili che possano garantire l'autenticità e la qualità dei loro prodotti. Inoltre, è sempre utile consultare il manuale del veicolo o rivolgersi a professionisti del settore per consigli personalizzati. In conclusione, i materiali di ricambi di primo impianto rappresentano un investimento nella longevità e nell'affidabilità del cambio automatico. Garantendo la compatibilità e mantenendo gli standard di prestazione originali, questi componenti offrono la migliore protezione contro l'usura e i guasti, assicurando al contempo una guida sicura e confortevole.
Autore: Alessio Caredda 16 dicembre 2024
Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha visto una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e il rispetto delle normative anti-inquinamento, sempre più stringenti. Questo focus ha spinto un significativo sviluppo delle trasmissioni automatiche, migliorando alcuni dei loro aspetti meno efficienti e rendendole più ecologiche. Il Funzionamento dei Cambi Automatici Un cambio automatico seleziona automaticamente il rapporto di trasmissione ottimale attraverso un sistema idraulico e un computer di bordo. Dal punto di vista tecnico, il computer di bordo è fondamentale: a partire dalla metà degli anni '90, è diventato parte integrante del sistema di propulsione, controllando non solo le emissioni e la combustione, ma anche perfezionando la selezione dei rapporti per una transizione morbida ed efficiente tra le marce. Le moderne trasmissioni devono anche massimizzare il risparmio di carburante, portando a ulteriori innovazioni. Tipologie di Trasmissioni Automatiche Le trasmissioni automatiche attuali sono principalmente di tre tipi: a convertitore di coppia, a variazione continua (CVT) e a doppia frizione (DCT). Convertitore di Coppia: È il tipo più comune e utilizzato, caratterizzato da una lunga esperienza e affidabilità. Tuttavia, il suo peso e i costi possono essere elevati. Sulle vetture moderne, spesso si trovano cambi con 7, 8 o 9 rapporti. Variazione Continua (CVT): Questo sistema offre comfort e efficienza nel consumo di carburante, sebbene la tecnologia costruttiva differisca dagli altri tipi di trasmissioni. È particolarmente apprezzato in Giappone. Doppia Frizione (DCT): Ideale per uno stile di guida sportivo, garantisce cambi di marcia rapidi e impercettibili. Nonostante i costi maggiori e la complessità meccatronica, sta guadagnando popolarità, supportato da grandi case europee e dal governo cinese per la riduzione delle emissioni di CO2. La Scelta del Fluido di Trasmissione La selezione del giusto fluido per la trasmissione è cruciale per il suo funzionamento ottimale. Gli ATF (fluidi per trasmissione automatica) sono diventati una delle categorie di lubrificanti più vendute, dopo gli oli motore. I recenti sviluppi hanno portato a formulazioni più stabili e meno volatili, con un focus su additivi che migliorano l'indice di viscosità e prevengono l'usura. Tuttavia, la vasta gamma di specifiche ha reso difficile per molti operatori scegliere il fluido corretto. La collaborazione con fornitori di additivi ha permesso lo sviluppo di lubrificanti multiveicolo, riducendo la necessità di scorte diverse e rendendo più semplice l'uso corretto. Conclusione La scelta del cambio automatico e del relativo fluido è fondamentale per garantire prestazioni ottimali e conformità alle normative ambientali. Con i continui progressi tecnologici, è importante che i professionisti del settore rimangano aggiornati su questi sviluppi per offrire ai clienti soluzioni affidabili e sostenibili.
Autore: Alessio Caredda 18 novembre 2024
Nel mondo delle trasmissioni automobilistiche, il cambio robotizzato rappresenta una soluzione innovativa che unisce la tradizionale esperienza di guida manuale con la comodità dell'automazione. A differenza dei cambi automatici convenzionali, che utilizzano un convertitore di coppia, il cambio robotizzato mantiene la struttura di un cambio manuale, gestendo però automaticamente il passaggio tra i rapporti grazie a sofisticati sistemi elettronici. Cos'è un Cambio Robotizzato? Un cambio robotizzato è una trasmissione in cui il passaggio da una marcia all'altra viene effettuato senza l'intervento diretto del guidatore. Mentre nei cambi manuali tradizionali è necessaria l'azione fisica del guidatore per cambiare la marcia, nel sistema robotizzato è la centralina elettronica a occuparsi di innestare le marce e azionare la frizione. Questo sistema può funzionare in modalità completamente automatica o manuale, offrendo la flessibilità di utilizzare il cambio secondo le preferenze del conducente. Come Funziona? La magia del cambio robotizzato risiede nella centralina, che coordina una serie di attuatori elettrici o idraulici per gestire la frizione e le marce. In modalità automatica, la centralina decide autonomamente quando cambiare e quale rapporto inserire, ottimizzando la guida per comfort e efficienza. In modalità manuale, spesso sequenziale, il conducente può scegliere di cambiare marcia utilizzando una leva centrale o le palette dietro al volante. In entrambi i casi, la centralina invia segnali precisi per modulare la coppia e il regime del motore, garantendo cambi marcia fluidi e reattivi. Vantaggi del Cambio Robotizzato L'adozione di un cambio robotizzato offre numerosi benefici. Innanzitutto, elimina la necessità del pedale della frizione, semplificando la guida e riducendo l'affaticamento del conducente, soprattutto nel traffico urbano. Nei veicoli sportivi, la rapidità delle cambiate consente di mantenere prestazioni elevate senza il rischio di errori. Rispetto ai cambi automatici tradizionali, il sistema robotizzato è generalmente più leggero e meno costoso, pur mantenendo una tecnologia avanzata che migliora l'esperienza di guida. Conclusione Il cambio robotizzato rappresenta un'innovazione che porta la comodità e l'efficienza a un nuovo livello, combinando il meglio dei cambi manuali e automatici. Ideale sia per la guida urbana che per quella sportiva, offre un'esperienza di guida intuitiva e reattiva. In sintesi, il cambio robotizzato non solo semplifica la guida quotidiana, ma ottimizza anche le prestazioni del veicolo, rendendolo una scelta intelligente per chi cerca tecnologia avanzata e affidabilità.
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